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L’ANNUNCIAZIONE

L’Annunciazione è la prima festa confermata nei documenti cristiani, tra le feste della Madre di Dio a prima data variabile.  La data del 25 marzo divenne generale non appena si cominciò a celebrare la Natività il 25 dicembre, dalla prima metà del secolo  5 d.C.  Nella tradizione cristiana ortodossa, la più antica delle feste della Madre di Dio è il Concilio o Assemblea della Santissima Theotokos, fissata il secondo giorno di Natale.

         L’Annunciazione nella tradizione cristiana ortodossa

         Secondo il calendario cristiano-ortodosso, l’Annunciazione celebrata ogni anno il 25 marzo, celebra la buona novella dell’incarnazione del Salvatore, portata alla Santissima Vergine Maria dall’Arcangelo Gabriele.  Questo è stato fissato nei calendari circa nove mesi prima della nascita fisica del Signore, cioè il 25 marzo.  La data di questa celebrazione all’inizio variava: alcuni la celebravano il 5 gennaio, altri la vigilia dell’Epifania, altri ancora il 18 dicembre.  In Oriente, il 25 marzo è stato accettato dopo aver stabilito la data del 25 dicembre come celebrazione della Natività di Dio (circa V secolo d.C.).  Questa festa è stata introdotta a Roma da Papa Leone II.  A partire dal IX secolo d.C., la festa iniziò a essere celebrata il 25 marzo anche in tutto il mondo cattolico.  Inizialmente era solo una festa locale, chiamata Festa dell’Attesa della Natività.  L’Annunciazione si celebra ogni anno durante la Quaresima.  È una delle festività per le quali la Chiesa concede l’assoluzione ai pesci, qualunque sia il giorno in cui cade.

        I rumeni hanno delle usanze per l’Annunciazione

       In alcune zone c’è l’usanza che la mattina di questo giorno le donne accendano un fuoco nel cortile davanti alla porta.  Vi mette accanto pane, sale e acqua, in modo che gli angeli possano scaldarsi, mangiare e bere acqua.  Dona il pane e il sale più tardi come elemosina.  Altrove la sera prima dell’Annunciazione ogni famiglia prepara campanelli, fiammiferi e incenso.  All’alba, il primo membro della famiglia che si sveglia presto prende un braciere su cui mette l’incenso, esce e fa tre volte il giro degli edifici e fuma il bestiame.  Durante questo, fa rumore con i campanelli legati alla sua gamba.  Dopo questo, va agli alberi e accende deboli fuochi sotto di loro.  Sull’albero che gli sembra che non darà frutti, lo tocca tre volte con il filo dell’ascia, dicendo: “Se non porta frutti, taglialo!”  I contadini sapevano che, a cominciare dall’Annunciazione, sarebbe stato più caldo e più bello.  Questo era il motivo per cui i pastori in questo giorno si arrampicavano sul pagliaio e minacciavano l’inverno con la loro ascia di fuggire, perché l’erba è verde e ora hanno un posto dove pascolare le loro pecore.

        Giorno del Cuculo

       Nello spazio rumeno, la celebrazione dell’Annunciazione (Blagoveștenia) si è sovrapposta a un’altra celebrazione del calendario popolare, che risale a tempi antichi e che si è conservata nel mondo del villaggio tradizionale.  Si tratta del Giorno del Cuculo, il giorno in cui questo simbolico uccello canta per la prima volta annunciando l’arrivo della primavera. Nel mondo del villaggio tradizionale, molte usanze e credenze di natura rituale erano legate a questa festa.  Essendo il giorno in cui il cuculo canta per la prima volta nel nuovo anno, annunciando l’effettivo arrivo della primavera, era molto importante ascoltare questa canzone.  Il canto del cuculo non si ascolterà a stomaco vuoto, da qui il detto delle madri ai loro figli: “Mangiate, perché il cuculo non vi contamini”.  Questa canzone ascoltata dietro l’uomo era di cattivo auspicio.  Da qui il detto: “Il cuculo ha cantato per me/ E la morte mi ha colpito!”

        Un’altra usanza era contare il numero di volte in cui il cuculo canta il suo nome in questo giorno.  Il numero rappresentava gli anni che l’ascoltatore aveva lasciato da vivere.  Ecco perché tutte le persone stavano aspettando di sentire il canto del cuculo.  Allo stesso modo si contavano gli anni fino alla sposa o al matrimonio, da parte degli giovani non sposati o delle ragazze nubili.  Affinché gli effetti si producessero, era necessario incontrare e rispettare tre condizioni di chi lo ascoltava: avere con sé il denaro, non avere fame e non essere arrabbiato.

       Legato anche al giorno dell’Annunciazione – Festa del Cuculo, la gente dei villaggi del passato aveva  una serie di credenze, usanze e pratiche sotto il segno della “previsione” della fortuna, del frutto degli alberi da frutto, del tempo probabile, ecc.  I ragazzi e le ragazze chiesero al cuculo quando si sarebbero sposati: “Cuculo giovanotto/ Quanti anni mi darai/ Finché non mi sposerò?”  Se accadeva che, dopo che queste parole erano state pronunciate, il cuculo cantasse, i ragazzi e le ragazze si aspettavano che si sarebbero sposati solo tra un anno.  Al contrario, se il cuculo taceva, significava che sarebbe avvenuto un matrimonio frettoloso.  Il ramo su cui cantava il cuculo veniva tagliato e posto nel bagno delle ragazze, in modo che i ragazzi non li aggirassero.  In alcune zone della Romania, il cuculo era considerato una cura per il mal d’amore.  Coloro che soffrivano per amore, perché l’amato li ignorava, si ungevano con il lardo di cuculo vicino al cuore.

©️Lidia Popa

 Roma

 25 marzo 2013

Rugăciune

O Preasfântă Marie ce Bunăvestire
ne aduci nouă celor păcătoși
ce astăzi ne spălăm de păcate
in izvorul tămăduirii veșnice…

Lasă-ne bucuria primăverii primenite,
a narciselor și a mieilor pe câmpii.
Ne iartă nouă zădărniciile cele nevrednice
și dă celor în durere odihna la dreapta Tatălui.

Acum și pururea în vecii vecilor. Amin.
©️Lidia Popa

Preghiera

O Santissima Maria che Benedizione
ci porti a noi peccatori
quelli che stiamo lavando oggi del peccato
nella fontana dell’eterna guarigione…

Godiamoci la gioia della primavera,
di narcisi e agnelli in pianura.
I vaneggiamenti ci perdona e dai a coloro che
soffrono – eterno riposo alla destra del Padre.

Ora e per sempre nell’eternità. Amen.
© ️Lidia Popa

Prayer

O Holy Mary, what a blessing
bring us sinners
the ones we are washing today of sin
in the fountain of eternal healing…

Let’s enjoy the joy of spring,
of daffodils and lambs on the plain.
The ravings forgive us and give to those who
suffer – eternal rest on the right hand of the Father.

Now and forever in eternity. Amen.
© ️Lidia Popa

Oración

Oh Santa María, que bendición
tráenos a nosotros pecadores
los que estamos lavándonos hoy del pecado
en la fuente de la curación eterna…

Disfrutemos de la alegría de la primavera
de narcisos y corderos en el llano.
Los desvaríos nos perdonan y dan a los que
sufrir – descanso eterno a la diestra del Padre.

Ahora y para siempre en la eternidad. Amén.
© ️Lidia Popa

Prière

Ô Sainte Marie, quelle bénédiction
amène-nous des pécheurs
ceux que nous lavons aujourd’hui du péché
dans la fontaine de la guérison éternelle …

Profitons de la joie du printemps,
de jonquilles et d’agneaux dans la plaine.
Les délires nous pardonnent et donnent à ceux qui
souffrez – repos éternel à la droite du Père.

Maintenant et pour toujours dans l’éternité. Amen.
© ️Lidia Popa

Gebet

O Heilige Maria, was für ein Segen
Bring uns Sünder
die wir heute von Sünde waschen
im Brunnen der ewigen Heilung…

Lassen Sie uns die Freude des Frühlings genießen,
von Narzissen und Lämmern in der Ebene.
Die Schwärmereien vergeben uns und geben denen, die
leiden – ewige Ruhe zur Rechten des Vaters.

Jetzt und für immer in der Ewigkeit. Amen.
© Lidia Popa

Oração

Ó Santa Maria, que benção
traga-nos para nós pecadores
aqueles que estamos lavando hoje do pecado
na fonte da cura eterna…

Vamos aproveitar a alegria da primavera,
de narcisos e cordeiros na planície.
Os delírios nos perdoam e dão a quem
sofrer – descanso eterno à direita do pai.

Agora e para sempre na eternidade. Um homem.
© ️Lidia Popa

Προσευχή

Ω Παναγία, τι ευλογία
μας φέρνουν αμαρτωλούς
αυτά που πλένουμε σήμερα από την αμαρτία
στη βρύση της αιώνιας θεραπείας…

Ας απολαύσουμε τη χαρά της άνοιξης,
νάρκισσους και αρνιά στην πεδιάδα.
Οι ραβδώσεις μας συγχωρούν και δίνουν σε αυτούς που
υποφέρετε – αιώνια ανάπαυση στα δεξιά του Πατέρα.

Τώρα και για πάντα στην αιωνιότητα. Αμήν.
© ️Λίντια Πόπα

Молитва

О Света Маријо, какав благослов
приведи нас грешницима
они које данас оперемо од греха
у извору вечног исцељења…

Уживајмо у радости пролећа,
нарциса и јагњади на равници.
Равинг нам опрашта и даје онима који
трпи – вечни починак с десне Очеве.

Сада и заувек у вечности. Амин.
© Лидиа Попа

Modlitwa

O Święta Maryjo, co za błogosławieństwo
przyprowadź nas do nas, grzeszników
tych, których dzisiaj myjemy z grzechu
w fontannie wiecznego uzdrowienia …

Cieszmy się radością wiosny,
żonkili i jagniąt na równinie.
Brednie wybaczają nam i dają tym, którzy
cierpieć – wieczny odpoczynek po prawicy Ojca.

Teraz i na zawsze w wieczności. Amen.
© ️Lidia Popa